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mercoledì 18 marzo 2015

Gelatina di mele con pane e burro salato


Gelatina di mele con pane e burro salato.......una vera sciccheria! No, di più, il Paradiso!
Potevo lasciarmi sfuggire un'occasione così per gustare una cosa del genere?...letto, fatto!
Sempre dal bellissimo libro di Sabrine d'Aubergine, Fragole a merenda, la golosa ricetta dalla gelatina di mele, magari sembrerà ai più non tra le ricette più accattivanti, ma non per me.....
Sempre affascinanti le gelatine, molto più delle marmellate a parer mio, ma non semplicissime. Bisogna avere un pochino più di attenzione e non farsi prendere dalla voglia di strizzare la frutta per avere più succo, pena la gelatina non più limpida, caratteristica che ne fa un vero gioiello.....


E' stato necessario un pò più di tempo di quello previsto,  perchè la cassetta di mele che è stata sacrificata per questa nobile trasformazione, era di ignota provenienza e non ero certa che fossero bio ( l'avevo comprata ad una vendita di beneficenza): per questo ho eliminato la buccia, così la gelatina ha fatto più fatica a formarsi....

Ingredienti:
1,5 kg di mele
200/250 gr di zucchero 
un limone

Lavate bene le mele e mettetele a pezzi in una casseruola, vicine vicine.....senza scartare nulla, né semini, né buccia, niente!
Riempite d'acqua fino ad un paio di dita sotto il livello delle mele e fate cuocere 30 o 40 minuti, fino a che siano tenere ma non disfatte.
Scolate le mele raccogliendo tutto il loro liquido: aiutatevi con il setaccio di nylon apposito o un normale colino con un telo di lino o cotone lavato senza ammorbidente, posto sopra ad una marmitta capiente.
Lasciate colare il liquido per un paio d'ore o più, senza strizzare la frutta, altrimenti la gelatina risulterà meno trasparente ( infatti vedete la mia....non ho resistito e un pò ho strizzato! :-D)
Pesate adesso il liquido ricavato e aggiungete zucchero pari al 30% del suo peso ( se ne avete 700gr, saranno 210 di zucchero) e invece il 10% di succo di limoni ( 70gr in questo caso).
Portate a ebollizione e fate cuocere per 20 minuti circa ( io ci ho messo di più....vi ho detto perchè).
Fate la prova del piattino come per la marmellata, solo che questa avrà la consistenza gelatinosa....appunto!
Invasate bollente in vasetti sterilizzati e create il sottovuoto se volete conservarla a lungo.

Come consiglia Sabrine, gustatevela con pane e burro salato......una meraviglia!!


domenica 30 novembre 2014

Profumi Natalizi.....l'Autrichienne


Sempre meno la mia presenza in cucina....prima erano le mani, ora che le mani si stanno finalmente riprendendo......la cucina non c'è più! Ebbene si, anche la mia cucina è in fase di ristrutturazione.....ma che dico ristrutturazione, è completamente cambiata, spostata, fatta finalmente come merita. Lei e io, con tutto il tempo che ci passo!! Non facessi l'architetto potrei lamentarmi del........cas..."disordine e della polvere in casa. Uno dice: se avessi saputo non l'avrei fatto, ma io lo sapevo benissimo a cosa andavo incontro ribaltando completamente la disposizione della casa!!!
 .....e vuoi non farlo prima di Natale per avere 15 persone a pranzo in un posto tutto nuovo e accogliente....Ma certo!!!!....quindi eccomi qua, con un dito di polvere rosso-grigia dappertutto e il povero Truffe che si aggira sbigottito per le stanze senza riconoscerne neanche una.....

Mi consolo con una conserva fatta poco tempo fa (ma già provata lo scorso anno) che è una meraviglia....merito di Madame Christine Ferber e di Paola di Ammodomio che me l'ha fatta conoscere, insieme a Bruna con i suoi preziosi consigli.
Un misto di Strudel e atmosfera Natalizia che è, per me, una benedizione.
E' meravigliosa con il pane e con i formaggi, mentre è un pò troppo dolce per essere mangiata anche solo con fette biscottate. In effetti anche se raccomandano di non farlo perchè il metodo è molto diverso da una normale marmellata, io ho diminuito un pochino lo zucchero.....però vi metto la ricetta originale, decidete voi.

Ingredienti:
1 kg di mele ( non le renette, perché si sfaldano troppo)
800g di zucchero ( io 700)
100g uvetta
150g noci
succo di un limone e la sua scorza
2 g di cannella
una stecca di vaniglia
5 cl di rum

Tagliate a fettine le mele e mescolatele a zucchero e limone. Mettete il tutto in una padella a fondo spesso e unite la stecca di vaniglia tagliata a metà e la buccia del limone grattugiata. Portate quasi a ebollizione, poi travasate il tutto in una terrina di vetro o porcellana. Coprite con un foglio di carta da forno a contato del composto (questa è una caratteristica di questo metodo) per isolaria dall'aria, lasciate raffreddare e mettete in frigo almeno 8/10 ore.



Passato il tempo necessario, rovesciare il tutto di nuovo nella pentola: ci saranno le fettine di mela un poco candite e uno sciroppo profumatissimo. Portare all'ebollizione e lasciare cuocere 7/8 minuti, poi aggiungere l'uvetta, preventivamente ammollata nel rum e la cannella. Lasciar cuocere ancora finchè il composto abbia raggiunto i 105 gradi. Unire a questo punto le noci, far riprendere di nuovo il bollore e invasare come per una normale marmellata in vasetti sterilizzati. Rovesciare per ottenere il sottovuoto.
La foto che ho messo in apertura, non rende giustizia proprio perché questa volta ho usato le mele renette: si è tutto troppo amalgamato tipo marmellata, invece il bello è che ogni elemento mantiene quasi la sua forma, immerso in un delizioso sciroppo, si vede meglio nel vasetto qui sotto.


Con questo metodo ho fatto anche la marmellata di arance, deliziosa!! Vi metto presto la ricetta perché sono perfette come regali Natalizi, magari accompagnate da un Panbrioche poco dolce, che ben sigillato dura morbido anche una settimana. Per una colazione di Natale strepitosa!

venerdì 8 marzo 2013

Zucca in agrodolce


Un post velocissimo per fare gli auguri a tutte le donne del mondo! Il colore del sole in questa ricetta, un giallo brillante che possa illuminare questa giornata grigia. E l'augurio che le violenze che subiscono molte donne, soprattutto all'interno della loro casa, dalle persone che dovrebbero amarle, mariti, padri, figli, possano cessare e possa ritornare il sole.

Una ricetta veloce dicevo, con la zucca che io ormai adoro, la cucino in tutti i modi, ma in particolare questi vasetti mi piacciono da matti! La ricetta l'ho trovata da Antonella un paio di inverni fa e d è stato amore a prima vista e poi al primo assaggio!! certo, vi deve piacere l'agrodolce e la zucca deve essere dura e saporita, ma ho visto che questa preparazione rende buone anche quelle un pò....."zuccose"!!

Ingredienti

Una bella zucca a pasta dura ( 1kg pulita)
600gr di zucchero
5 o 6 chiodi di garofano
un bel pezzetto di zenzero fresco
acqua e aceto qb

Tagliate la zucca a cubetti abbastanza regolari, metteteli in una marmitta con lo zenzero sbucciato e tagliato a fettine ( io abbondo perchè mi piace molto). Coprite con acqua e aceto in uguale quantità ( tipo: una tazza e una tazza). Lasciate riposare tutta la notte ( o il giorno). 
Mettete lo zucchero in una casseruola con i chiodi di garofano e con mezza tazza di acqua. Portate a bollore poi tuffate la zucca scolata dal liquido. Lasciate cuocere 7 o 8 minuti. Non esagerate con la cottura perchè deve rimanere croccante. Al termine invasate zucca e sciroppo in vasetti sterilizzati e capovolgete per creare il sottovuoto.
 Dura anche sei mesi.....ma a casa mia non supera mai i sei giorni!!! :-D
E' un buonissimo snack da mangiare fuori pasto senza sensi di colpa, o unito a insalate o come contorno, gustatevelo come più vi piace.....io non ho pace finchè il vasetto non finisce!



Buon 8 Marzo a tutte !!


domenica 23 settembre 2012

Marmellata piccante di peperoni



Favolosa marmellata che è da molto tempo un must della mia produzione di conserve.
Solo il colore mette allegria, che ne dite? In una giornatina tristina come questa non da una sferzata di buonumore? Peccato che alla fine della distribuzione in tutti i miei bei vasetti pronti (e per fortuna non ancora etichettati), tutto questo ben di Dio, sia finito dritto in pattumiera! :-/
E' stato infatti quando sono arrivata sul fondo della mia bella pentola nera, che ho visto con orrore che il frullatore a immersione (bastardo!...si può dire?) che si è rotto esattamente mentre frullavo la marmellata, a metà cottura, mi aveva letteralmente "spelato" la pentola!! E non so come sia stato possibile, il fondo è durissimo, non una normale antiaderente (avete presente quelle nere di Matteo Thun?)......fatto sta che non ho potuto far finta di niente....sebbene ammaliata dal colore e dal sapore di questa marmellata, ho dovuto cestinare il tutto.
Che poi non è ancora vero...in realtà è ancora lì sul tavolo che mi guarda, ma ormai....
Ebbene sì, stamattina ne avevo anche regalato un vasetto e ho dovuto telefonare per avvisare di non mangiarla........
Voi fatela però, è troppo buona.....

Ingredienti:
1kg di peperoni rossi e gialli già puliti
450g di zucchero di canna
2 cc di sale
2 cc di peperoncino secco frantumato ( cominciate con uno, poi se vi piace, aumentate)
250 ml di aceto di mele

Ridurre i peperoni in striscioline di 1/2 cm.
Riunirli in una pentola con tutti gli ingredienti e far cuocere 30/35 minuti. Togliere dal fuoco e frullare il tutto con un frullatore a immersione (magari controllando che non si stia staccando la parte che protegge la lama!).
Rimettere sul fuoco e far addensare come una normale marmellata facendo poi la prova del piattino.
Invasare in vasetti sterilizzati e caldi e rovesciare per creare il sottovuoto.
Gustarla con formaggi, con carne, ma anche con semplice pane abbrustolito.




mercoledì 8 agosto 2012

Cake alle pesche con marmellata tuttifrutti



Il mio dolce settimanale per la colazione questa volta è alla frutta, ma non si vede!
Ho visto questo cake qualche tempo fa nel web, ho stampato la ricetta, ma ora non trovo più l'originale...
Avevo voglia di un dolce con della frutta, ma mi sembrano più adatti alla colazione i dolci morbidi e soffici, così questo che prevedeva della frutta ridotta a crema direttamente nell'impasto, mi sembrava perfetto da provare! inoltre non ci sono nè uova nè burro nè latte!! Però ho fatto qualche variante: ho aggiunto mandorle, variato un pò le dosi e profumato con vaniglia e liquore. Il risultato mi è piaciuto tantissimo: dolce soffice e umido al punto giusto e molto profumato e leggero. E l'ho accompagnato con una marmellata che è stata una sorpresa!

Ingredienti:
300 g di pesche frullate
250 g di farina
150g di zucchero di canna
80 g di mandorle tritate sia fini che più grosse
60 g di olio
1/2 bacca di vaniglia
2 cucchiai di Amaretto di Saronno
1 bustina di lievito

Frullare delle pesche mature e profumate. Metterle in una marmitta ed aggiungere la farina con il lievito, l'olio poco alla volta, le mandorle, lo zucchero e tutti gli aromi. Mescolare bene senza fare grumi e mettere in uno stampo da plum cake foderato di carta da forno. Infornare circa 50 minuti a 180°, ma fare la prova dello stecchino.


Per la marmellata ho usato tutta la frutta un pò "stanca" che avevo in frigo: molte prugne, qualche albicocca, 3 pesche. Ho aggiunto un terzo del peso in zucchero, ne ho messo poco perchè la quantità non era molta e posso tenerla in frigorifero. E mi piaceva averla non molto dolce, da accompagnare a fette biscottate o a questo cake, per esempio. Non avrei mai pensato che con un misto di frutti così casuale, potesse essere così buona....buon modo per riciclare la frutta! ciao, e Buone Vacanze a tutti!!



lunedì 5 dicembre 2011

Frutta al Rum




Questa non é una vera ricetta, ma un suggerimento veloce se siete tra quelle che amano fare regalini fatti in casa o comunque tenersi qualcosa di goloso e di pronto perché...non si sa mai chi può arrivare durante le feste!!
E' una versione molto semplificata e veloce del Rumtopf, la conserva di frutta tradizionale Austriaca che prevede la messa a dimora nel Rum di frutta di stagione cominciando addirittura da gennaio ed aggiungendo ogni mese un frutto diverso insieme a rum e zucchero per poi aprirlo e gustarlo la mattina di Natale....
Questa versione fatta tutta insieme ha il vantaggio di mantenere ben divisi e visibili gli strati, rendendo la preparazione molto bella da vedere oltre che buona. Certo l'ideale sarebbe farla in estate, ovviamente dove la frutta è di stagione e soprattutto ci sono le ciliegie con le quali vi consiglierei di fare diversi strati perchè sono le più buone....comunque anche mirtilli, ribes, pesche, prugne, albicocche, basta che la frutta sia bella soda, duretta direi, perché se no la lunga macerazione la renderebbe molle. Infatti io comunque non metto più fragole o lamponi per esempio, troppo delicati, a meno che non troviate quelle fragoline di bosco piccole e sode, allora si!
In ogni caso, la frutta che potete trovare adesso non è molta, anche perché va evitata quella esotica, non adatta, così come non sono adatti il kiwi, l'ananas, i cachi, ma qualcosa di buono pere fare un bel vaso in extremis c'é, perciò provate! Va tenuta nel rum almeno un mesetto, siamo un pò in ritardo, ma se avete degli amici comprensivi potrete regalare il vaso con il consiglio di aspettare ancora un pochino ad aprirlo....diciamo per l'anno nuovo!

Ingredienti:

ribes
mirtilli
more
prugne
uva passa
pere
rum scuro
zucchero

Lavate ed asciugate bene la frutta. Tagliate prugne e pere a dadini piccoli senza sbucciarla. Cominciate a fare degli strati di frutta in un vaso ben lavato e asciutto, sistemandola bene e pressandola un pochino per occupare tutto lo spazio anche perchè col tempo si ritira un pò. Ad ogni strato di frutta aggiungete uno o due cucchiai di zucchero. Al termine della frutta irrorare il tutto con il rum, chiudere il vaso magari mettendo uno di quegli aggeggini di plastica per tenere immersa la frutta e conservate in un luogo buio per un mesetto....se riuscite!! Io quando lo faccio in estate con le ciliegie, comincio ad assaggiarle dopo una settimana!!
Gli strati di frutta sono bellissimi da vedere!!.....ed é molto buono, a fine pasto é veramente piacevole!






mercoledì 23 novembre 2011

Pere sciroppate alla grappa


 Ma voi non lo adorate l'autunno? Si è vero a guardare il calendario si dovrebbe parlare di inverno...tra un mese è Natale! Ma sarà per colpa dello strano tempo, in fondo ha fatto caldo fino a non troppo tempo fa, le foglie di mille colori fanno bella mostra in tutti i viali e nei giardini. Sabato lavoravamo tutti nel nostro giardino per fare un pò di ordine e io e Vale ci siamo letteralmente rifiutate di raccogliere anche le foglie del Liriodendro, di un rosso emozionante!! In questa stagione ogni volta che in macchina mi trovo in qualche viale alberato, devo stare attenta a non distrarmi troppo perchè rischio di guardare solo gli alberi colorati e non la strada...Per non parlare del bottino di bacche, foglie, ghiande e rametti vari con cui si possono fare decorazioni bellissime! (guardate qui ). E approposito di decorazioni e quindi di regali, vi lascio una ricettina semplicissima tratta dal mio magico libro delle conserve, che oltre ad essere bella è buonissima e adatta ad un regalo super!

Ingredienti:
20 pere piccole tipo Martin sec ( circa 1/2 chilo)
300g di zucchero
acqua qb
1 limone
1/2 litro di grappa di buona qualità

Se trovate le pere piccole, sono ovviamente più belle, ma altrimenti vanno bene anche tagliate a fette. L'importante è che siano acerbine, se no diventano subito troppo morbide e si macchiano di scuro.
Sbucciate le pere e tuffatele mano a mano in abbondante acqua con succo di limone.
Mettere lo zucchero in una casseruola e aggiungere piano piano dell'acqua in modo da inzupparlo appena.
Accendere il fuoco e quando lo sciroppo sarà sciolto, adagiarvi le pere lasciandole cuocere a fuoco basso fino a che diventeranno appena più tenere e trasparenti. Ci vorranno non più di 10 minuti.
Disporle una alla volta nei vasi sterilizzati. Riempire fino a tre quarti con lo sciroppo di zucchero, poi completare con la grappa.
Chiudere i vasi e conservare in luogo fresco e buio.
Come consiglia il mio libro: si possono utilizzare per preparare raffinati dessert in coppa, oppure gustare a fine pasto con un pò del loro liquore.



N.B
Poichè questa conserva è a base di liquore, che è un ottimo conservante, si può evitare la sterilizzazione dopo il riempimento del vaso. Perciò, dovendolo regalare, potete anche acquistare un bel vaso grande con chiusura ermetica anche se non adatto al sottovuoto.

giovedì 27 ottobre 2011

Mostarda di pere e noci alla vaniglia




Si si si !! cominciamo a sentire l'atmosfera Natalizia....E' presto, lo so, non parlo di cominciare adesso a decorare casa, anzi, l'ho già detto, non ci penso proprio a fare albero e presepe prima di dicembre....ma..... ma bisogna iniziare adesso se si vuol preparare una piccola scorta di idee per qualche regalo....Se siete anche voi della schiera di persone che apprezza un bel regalo fatto in casa, di cose possibilmente golose e insolite, è assolutamente ora di cominciare a pensarci! Anche perchè generalmente per fare una cosa carina è necessario occuparsi dell'interno del vasetto, ma anche di come si presenta fuori. E credetemi, evitare di arrivare all'ultimo momento a corto di idee è una bella cosa!
Questa mostarda per esempio è una cosa deliziosa se si ama ovviamente questo tipo di conserva. (i miei amici ne vanno matti).
Ci vogliono 6 giorni per farla, ma è così per tutte le mostarde...e quindi cominciate adesso, così avrete tempo di assaggiarla e valutarla. E comunque rispetto alle altre, è facile la sua realizzazione.
La ricetta la trovai anni fa su "La cucina di casa mia", e da allora è un classico dell'autunno
Dimenticavo: con questa ricetta partecipo al bellissimo Contest .Let's make Christmas di Vanessa Kimbell



Ingredienti:

1 kg di pere Williams ancora durette (già pulite)
400g di zucchero
1 bacca di vaniglia
200g di noci
6/8 gocce di estratto di senape (si trova in farmacia)

Tagliare le pere a fettine e metterle in una terrina capiente (io uso una zuppiera).
Aggiungere lo zucchero e la bacca di vaniglia aperta. Coprire con un coperchio e lasciar riposare 48 ore.
Trascorso questo tempo scolare lo sciroppo che si sarà formato e metterlo in una pentola. Portare a ebollizione e lasciar bollire qualche minuto per far evaporare un pò dell'acqua che ha sottratto alle pere.
A questo punto, rovesciare lo sciroppo bollente sulle pere rimaste nella zuppiera e lasciar riposare altre 24 ore.
Non mettere il coperchio finchè non saranno completamente fredde, altrimenti il vapore colerà all'interno e rovinerà la preprazione.
Dovrete ripetere questa operazione per altre 2 volte oltre questa. La quarta volta invece, eliminate la vaniglia e mettete tutto, pere e sciroppo, che si sarà addensato, nella pentola e fate bollire tutto insieme come fosse una marmellata, mescolando delicatamente. Il tutto si addenserà ulteriormente in circa 20 minuti, ma giudicate voi la cottura. Le fettine saranno ancora un pò consitenti, non sarà tutto sciolto come nella marmellata.
A metà di questa cottura mettete le noci spezzettate.
Al termine spegnete il fuoco e rimettete la bacca di vaniglia mentre si raffredda.
Consiglio vivamente di aggiungere la senape quando sarà tutto freddo. Usate vasetti sterilizzati, ma la mostarda fredda, non serve creare il sottovuoto, si conserverà per molto tempo.

ATTENZIONE mentre usate la senape:
1) state lontane dalla pentola mentre scendono le gocce dal beccuccio, l'odore è fortissimo e NON bisogna respirarlo, basta che stiate un pò lontane e facciate questa operazione con le braccia tese.
Non voglio spaventarvi, io ahimè, ho sbagliato qualche volta, ho annusato....è veramnete un flash!!!
Se cercate in rete trovate una ricetta di mostarda di frutta nella quale, il simpatico ragazzo che la sta facendo, si mette fazzoletto sul naso e occhiali da sub, tanto per rendere l'idea!!!

2) Non sottovalutatela: è molto forte perciò mettete prima 6 gocce, mescolate, lasciate riposare, poi assaggiate, se vi piace molto forte aggiungetene ancora.
Tenete presente che una volta chiuso il vasetto la senape col passare dei mesi perderà la sua forza, quindi regolatevi di conseguenza.


Se avete qualsiasi cosa da chiedermi, io sono qui. Per me le mostarde hanno un fascino incredibile, perciò ogni anno faccio qualche esperimento, anche quella di frutta tipo la Cremonese. Per quest'ultima, con la frutta intera ovviamente il risultato è molto diverso da quella che si compra, non è così colorata, né così soda, perché il processo di osmosi con il quale la frutta cede l'acqua e assorbe lo zucchero grazie al calore, è molto delicato, soprattutto difficile da riprodurre in casa senza gli adeguati strumenti. Ma il risultato è comunque degno di essere rifatto e il sapore è molto più...di frutta! Poi io in queste cose sono testarda, e continuo a provare......Ora buona mostarda a tutti!


preparazione

dopo 24ore

dopo 48 ore


......a presto con altre mostarde  :-))


mercoledì 5 ottobre 2011

Fichi caramellati


Se trovate ancora dei fichi fateli !!!!! Mi raccomando, fateli, perchè sono stupendi! Io non me li ricordavo, a dire la verità....ne ho trovato un vasetto in dispensa dell'anno scorso, figuratevi un pò! L'anno scorso eravamo invasi dai fichi, qiuest'anno non ne ho ancora mangiato neanche uno, meno male che ho trovato questi!
Sono semplici e veloci da fare, si conservano benissimo e sono versatili: si possono mangiare così, col gelato, con la panna, possono arricchire delle crostate e sono deliziosi con il formaggio....
Non so più di chi era la ricetta, sicuramente l'ho trovata in rete tanto tempo fa, ma ne avevo provate alcune e ora non ricordo più a chi appartiene questa.....Il mio libro magico delle conserve li fa in maniera diversa, ma io preferisco questa.

Ingredienti
1 kg di fichi scuri
500 gr zucchero di canna
1 pz di cannella
100 gr di rum

Tagliare i fichi a metà e sistemarli in un tegame basso e largo, in modo che non si sovrappongano. Coprirli con lo zucchero e mettere in mezzo il pezzetto di cannella. Lasciar macerare 4 o 5 ore.
Passato questo tempo, far cuocere a fuoco molto lento per circa un paio d'ore, scuotendo la padella di tanto in tanto, spegnere il fuoco quando lo sciroppo si è addensato e caramellato al punto giusto. Ecco, il punto giusto è l'unica cosa a cui fare attenzione. Lo sciroppo deve essere denso ma non troppo perchè poi si addenserà ancora, una volta freddo. Deve essere caramellato ma non troppo, se no diventa amarognolo...insomma sembra difficile, ma secondo me si capisce subito assaggiandolo.
A questo punto spegnere e aggiungere il rum, invasare in vasetti sterilizzati e bollenti e capovolgere.
Conservare al fresco e al buio.

mercoledì 29 giugno 2011

Granita alle ciliegie sciroppate


Quando ero piccola, passavo ogni tanto i pomeriggi d'estate a casa delle mie zie, che erano diciamo particolari....Erano tre signorine ("single") che sarebbero potute entrare con tutti gli onori, in un bizzarro romanzo dell'epoca. Se devo cercare tra i miei avi qualche parente (oltre la mia mamma) da cui posso aver preso l'amore per la cucina, beh, sono certissima che non è da loro....La loro cucina era obbiettivamente disastrosa, qualsiasi tipo di condimento era bandito perchè faceva male, e se avevi sete, l'acqua che ti arrivava era tiepidina, per lo stesso motivo! Però, si c'è un però, la merenda di noi bambine, me la ricordo bene: pane burro e zucchero, oppure d'estate le amarene sciroppate con il ghiaccio! Era favolosa!
Il giardino era pieno di piante da frutta, amarene, uva americana, uva bianca che ricopriva anche una facciata della casa, pesche, cachi e un albero di "lazzarini" di cui sia io che mia sorella abbiamo rischiato più volte di fare indigestione....Approposito, se qualcuno di voi ha dei lazzarini in giardino, vi prego, me ne mandate qualche semino???? sono ormai introvabili!


Queste ciliegie sciroppate si fanno in diverse versioni, a seconda di come sono i frutti e a cosa sono destinate, io le uso per la granita, ma tanto anche con lo yogurt..... Metto un paio di procedimenti, ma ne ho provati anche altri...

Prima versione, per ciliegie più corpose e dolci, quasi candite ( quelle delle foto)
1 kg di ciliegie tipo duroni
500g di zucchero
1/2 limone

Snocciolare le ciliegie avendo cura di farlo direttamete sopra il recipiente che conterrà le ciliegie, in modo da conservare tutto il liquido. Coprirle con lo zucchero e il succo del limone.
Lasciarle riposare un giorno intero. Metterle sul fuoco e farle cuocere come una normale marmellata. Dopo 10 minuti, togliere le ciliegie con una schiumarola e metterle da parte. Far addensare il liquido finchè sia leggermente denso, poi rimettere le ciliegie , far raggiungere il bollore, poi invasare a caldo in vasetti sterilizzati. ( se usate delle ciliegie più "morbide", toglierle dopo 5 minuti)

Seconda versione: ciliegie sciroppate più leggere:

1kg di ciliegie
500g zucchero
700g di acqua
1/2 limone

Snocciolare le ciliegie, sempre conservando il succo, mettere a bollire lo zucchero con l'acqua e il limone, poi tuffare le ciliegie. Lasciar bollire 2 minuti, poi togliere le ciliegie, distribuirle nei vasetti fino ad arrivare a un dito dall'imboccatura. Lasciar addensare lo sciroppo qualche minuto poi versarlo nei vasetti , chiudere e far sterilizzare almeno 20 minuti.



Ma che caldo fa?????.....ci vuole una granita!

domenica 20 marzo 2011

Marmellata di kumquat e vaniglia


Ultimamente faccio fatica a trovare i kumquat.....da quando ho scoperto questa marmellata! Prima, quando non sapevo bene cosa farmene, li vedevo ovunque e a Natale facevano da riempimento per i cesti di frutta. Ora più niente, li ho dovuti ordinare al fruttivendolo, stessa cosa che farò tra un mesetto con il rabarbaro, altra marmellata squisita!

Ingredienti

2 kg di Kumquat
2 mele
1 arancia
1 limone
una stecca di vaniglia
900 g di zucchero di canna

Il lavoro più atroce è tagliare i kumquat.....l'unica maniera per me è cercare di ipnotizzarmi davanti a un film mentre, armata di ciotole varie, tagliere e coltello, seziono almeno in quattro parti ogni piccolo frutto, magari scartando anche un pò di semi....
Quando questo bel lavoretto sarà finito (e il film anche), riunirli tutti in una grossa ciotola, tagliare a piccoli pezzettini anche le mele, coprire con lo zucchero e spremere sopra il limone e l'arancia. Aprire la stecca di vaniglia e infilarla nello zucchero.
Lasciar riposare il tutto 24 ore.
Il giorno dopo, raschiare i semini della vaniglia, mescolare il tutto e mettere sul fuoco in una bella pentola dal fondo spesso. Cuocere per un'oretta a fuoco vivace, togliendo con la schiumarola i semi che nel frattempo si saranno staccati dai kumquat. La marmellata sembrerà fino alla fine troppo liquida, poi d'un tratto prenderà un aspetto cremoso e quasi candito.
Versare nei vasetti sterilizzati e bollenti, chiudere e capovolgere.
Ovviamente se tagliate i kumquat in quarti, i pezzi rimarranno abbastantza grandi, ma il buono, secondo me è proprio questo.....i pezzetti consistenti ma morbidi, asprini e quasi canditi....Con il pane integrale e un velo di burro è uno spettacolo!



venerdì 11 marzo 2011

Cedro goloso


Ho trovato dei meravigliosi cedri!
Non sono dolcissimi però...non come quelli assaggiati da un amico di Siracusa, tanto dolci da essere stupendi anche mangiati a spicchi con il sale!! Anzi, strepitosi direi.
Questi erano bellissimi ma non tanto dolci, allora li ho convertiti in una marmellata e le scorze le ho candite.
La ricetta originale è quella del mitico Cavoletto, io ho solo accorciato un pochino i tempi.

Ingredienti:
Cedri
Zucchero
Acqua

Togliete la buccia ai cedri e tagliatela a striscioline di 1 cm e mezzo. Mettete le scorze in una pentola e copritele di acqua, poi fatele bollire per 5 minuti. Lasciarle raffreddare nella pentola (se avete fretta come me, fatele bollire un minuto in più, poi scolatele).
Rimettere le scorze in una larga pentola, più stanno distese in uno starto unico, meglio è. Copritele appena di acqua, ma pesate quanta ne mettete.
Portate a ebollizione e fatele bollire finchè saranno tenere, poi aggiungete tanto zucchero quanto era il peso dell'acqua. Fate sciogliere lo zucchero muovendo la pentola, poi quando riprende il bollore, contate un minuto. Spegnete e lasciate riposare 12 ore. Poi riportate a bollore e fate cuocere 5 minuti. Altre 12 ore e altri 5 minuti di bollore.
Se necessario, se sono ancora un pò acquose, ripetete un'altra volta, poi scolatele una alla volta e mettetele su una gratella ad asciugare per un giorno.
Lo zucchero al cedro che rimane nella pentola non buttatelo, è troppo buono e troppo profumato., sembra un rosolio...si può usare per aromatizzare lo yogurt., oppure da aggiungere alla chiffon cake, oppure...non so, qualche altra cosa, per profumare una marmellata!
Le scorzette invece si conserveranno benissimo per lungo tempo in scatole a chiusura ermetica.

Io ho intenzione di fare il panforte per Pasqua con questo cedro......mica si deve mangiare solo a Natale!!





mercoledì 10 novembre 2010

La mia giardiniera in agrodolce

Dopo tanti tentativi e ricette provate, ho finalmente la mia giardiniera perfetta (per me of course)!! Sa di aceto ma non troppo, ha un gusto agrodolcesalato che mi piace tanto e si accompagna ad ogni piatto di carne...o da sola, anche come contorno. Un grazie ad Eleonora, che con le sue cipolline ha contribuito a farmi trovare la ricetta ideale!! Poi ognuno può modificare le dosi a suo gradimento...



Ingredienti:

1 kg di verdura mista divisa tra:
carote
cavolfiore
cipolline
sedano
peperoni
fagiolini sottili

350g  aceto di mele (o bianco)
250g  vino bianco
80g  zucchero
50g  sale
100g  olio evo
pepe in grani qb
alloro 3 o 4 foglie

Lavare le verdure e tagliarle a tocchetti non troppo piccoli. Mettere tutti gli ingredienti in una larga pentola e portare ad ebollizione. Tuffare per prime le carote e le cipolle. Dopo 1 minuto agg i cavolfiori e i fagiolini e far cuocere un altro minuto, poi unire le altre verdure e lasciare sul fuoco per altri 2 minuti o poco più. Spegnere il fuoco e mescolare ogni tanto in modo che le verdure siano immerse (a turno!!!) nel liquido. Lasciarle raffreddare nella pentola. Se invece si vogliono conservare in dispensa, invasarle a caldo in vasi sterilizzati e capovolgere. Dicono che le verdure non perdano la croccantezza per molto tempo, ma a dire la verità non saprei: non sono mai riuscita a farle durare più di una settimana!!!

                                                        

sabato 25 settembre 2010

Marmellata di pere e noci al cacao


Non vi sentite un pò delle streghette quando fate le marmellate? Mescolare continuamente un pentolone di lava fumante mi ricorda sempre tutti quei film o telefilm che vedevo quando ero piccola dove c'erano pozioni magiche, alambicchi fumanti, taaaaaanto tempo fa!!
Comunque, è davvero piacevole trasformare la frutta in conserve golose per l'invernno. Dovremmo ritrovare il gusto dei  frutti estivi, nella brutta stagione, perchè li abbiamo conservati sottovetro, in mille modi diversi, e non perchè li troviamo ancora sul banco dei supermercati provenienti dall'altra parte del mondo, ma senza sapore e con un prezzo degno di una gioielleria.....Perciò, meglio liberare la fantasia e scoprire qualche ricetta che ci riporti il profumo dell'estate in modo un po più naturale, saporito....ed economico.
Con questa ricetta, partecipo al concorso delle Tamerici.

Ingredienti
   
Pere Williams 2,300 kg già pulite e a pezzi
zucchero 1 kg
noci 200 g.
cacao amaro 3 cucchiai
un bicchierino di rum

Mettere le pere in una marmitta capiente, coprirle con lo zuchero e lasciarle così, coperte, 24 ore.
Passate le 24 ore, togliere le pere dallo sciroppo che si sarà formato, travasarlo in una pentola e farlo bollire qualche minuto per far evaporare un pò dell'acqua che avranno rilasciato le pere.
Versarlo bollente sulle pere e lasciarle in infusione per altre 24 ore.
Al termine versare tutto in pentola e procedere come per una normale marmellata, mescolando spesso.
Dopo un'oretta, aggiungere le noci tritate e fare la prova del piattino. Se la densità è quella giusta, spegnere il fuoco ed aggiungere rum e cacao. Invasare bollente in vasetti sterilizzati e capovolgere per ottenere il sottovuoto.


sabato 18 settembre 2010

Confiture de figues aux amandes


Quest'anno sono invasa dai fichi!! Non so più dove metterli, ma lasciarli sulla pianta, neanche a parlarne!!
Quindi ecco la prima di una serie di ricettine con i fichi.
Iniziamo dalla confettura di fichi alle mandorle, scovata su una rivista francese ( tra l'altro di arredamento!) qualche anno fa., adattata nel tempo ai miei gusti.

Ingredienti

1 kg di fichi maturi
500 gr di zucchero
100 gr di mandorle tritate
il succo di mezzo limone
20 gr di zenzero fresco
una spruzzata di rum (o se lo preferite liquore dolce)

Mettete i fichi tagliati a pezzi con lo zucchero il limone e lo zenzero, in una pentola a fondo spesso.
Portate a ebollizione mescolando sempre e schiumate spesso. Lasciate cuocere 30 minuti o più, a seconda di quanto sono acquosi i fichi. Una volta raggiunta la consistenza desiderata (fare la prova del piattino), aggiungere le mandorle, far cuocere ancora qualche minuto, poi aggiungere anche il rum e togliere dal fuoco.
Invasare caldissima in vasetti bollenti sterilizzati, tappare e capovolgere per ottenere il sottovuoto.
Consevare in un luogo fresco e buio.

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