Questo è un post un po' diverso dal solito...un post sulle materie prime invece che sul prodotto finale. Si perchè quest'anno io e franci (all'oscuro del fatto che mezzo mondo si sta ormai votando alla coltivazione diretta:) abbiamo deciso di portare a nuova vita il vecchio giardino della mia "nuova" casa (nuova..beh, si fa per dire...ha solo 100 anni!).
Mi ricordo che da piccola, quando ancora era un bellissimo giardino con tanto di gigantesco orto, ogni volta che ci entravo rimanevo incantata dalla varietà dei profumi e dei colori in cui mi trovavo immersa. L'odore delle foglie di pomodoro appena strofinate, il sapore dei pomodori mangiati caldi di sole, l'angolo dei fiori della zia Adele, le piante di ribes (quanto mi piaceva cacciarmi in bocca di nascosto qualche bacca di ribes!), le meravigliose ortensie rosa che c'erano fra l'orto e i grandi pini, dove l'aria diventava più fresca e ci si riparava all'ombra dopo le escursioni nell'orto.... è un piacere avere certi ricordi. Avere vissuto certe atmosfere. Perchè adesso so cosa vorrei ricreare :-)
Comunque! dopo questa parentesi nostalgica, torniamo a noi.
Erano decenni che in quel giardino nessuno metteva più piede e solo qualche mese fa era invaso da erbacce che mi arrivavano alla spalla, rovi, ogni genere di pianta selvatica cresciuta da sola...insomma. Era un disastro. Così, in realtà non propriamente coscienti di quello in cui ci stavamo imbarcando (se no forse non lo avremmo mai fatto.......;) abbiamo cominciato la bonifica. Giuro che ripensando ai kg di radici strappate e alle tonnellate di sassi raccolti (hanno dovuto venire i muratori con una ruspetta per portare via tutta la montagna di detriti e sassi accumulati) mi viene ancora mal di schiena........ che faticaccia! E soprattutto che ridere adesso a ripensare all'apprensione con cui abbiamo scrutato per giorni la terra dopo la semina, in attesa dei primi timidi germogli e alla felicità di quando ci siamo accorte che qualcosa si stava davvero facevando strada in quella terra in apparenza così sterile...
Ormai il piccolo e delizioso orticello che ha preso il posto delle sterpaglie sta finalmente cominciando a darci grandi soddisfazioni! Ciliegini, cuori di bue, melanzane, zucchine, zucche, rucola, cicoria, cime di rapa, spinaci...tutti, col caldo che finalmente è arrivato, sono "esplosi" in un tripudio di foglie e frutti! ...e i porri??? uhm... no. I porri, seminati da un mesetto, devo dire che ancora latitano... forse hanno ragione loro però, mi sa che nell'euforia della semina abbiamo sbagliato periodo per loro.... ;) e va beh, magari quando si sentiranno pronti faranno capolino anche loro!
Comunque, ieri sera, assaporando con indicibile soddisfazione la prima forchettata di insalatina, non potevo fare a meno di pensare che, in fondo, autoprodurre qualche materia prima a km zero non è poi così impossibile! E lo dico non solo per chi ha a disposizione un pezzetto di giardino (fatelo a-s-s-o-l-u-t-a-m-e-n-t-e!), ma anche per chi, bando al conformismo, al posto dei gerani sul balcone vuole provare a seminare qualche bell'insalatina! che poi voglio dire, non è anche carina da vedere?? (qui sotto)
...e comunque sul balcone, in vaso, vengono benissimo anche pomodori e melanzane, è provato!!
Inoltre, non posso fare a meno di pensare che chi ama la cucina, le cose buone fatte in casa, e sa apprezzare la gioia dell'home made in tutte le sue sfumature, se solo ne ha la possibilità non può non fare un tentativo di coltivazione diretta. Cucinare qualcosa di cui sappiamo con precisione millimetrica la provenienza e di cui conosciamo la storia, è tutta un'altra cosa.
Certo, la fatica è notevole, soprattutto se si semina in campo, e le cure necessarie portano via tanto tempo, ma vedere da vicino la nascita e la crescita di ciò che poi con sommo gusto mangeremo, è un'esperienza che vale proprio la pena di riscoprire. E che da un'emozione inaspettata.
Inutile dire che è tutto assolutamente biologico, solo concimi naturali (ho addirittura fatto un "concime" fai-da-te con le femminelle tolte dai pomodori e dell'acqua piovana. Lasciati a macerare per una settimana potrebbero essere usati come anti-effrazione: laciate il secchio davanti alla porta di casa aperta e nessuno si avvicinerà nel raggio di un kilometro....mammmma che puzzaaaa!!! ;) e ovviamente via libera ai parassiti, come si vede nelle foto dei pomodori. Lumache e formiche imperversano, ma va bhe, che devo fare?!...sempre meglio delle talpe che qualche settimana fa hanno fatto razzia delle mie belle fragole rosse. Loro sopportano me, io sopporto loro. Mi sa che dobbiamo imparare a convivere ;)
La prima foto del post è il raccolto di ieri sera: cime di rapa, rucola e cicoria. L'insalata la abbiamo già fatta fuori...;) due giganti zucchine sono già finite in padella e stasera toccherà alle cime di rapa, che io adoro. Sto giusto pensando a come elaborare una variante delle classiche orecchiette....;) suggerimenti???
Intanto posto anche qualche foto dei bellissimi fiori di melanzana e dei pomodorini.
Insomma, che così si mangia più sano e con più gusto è evidente; che non si inquina è evidente; che si sa cosa si mangia altrettanto; con questo è ovvio che non sono così sognatrice da pensare che con questo si risolvano tutti i problemi! Pensare che tutti si possano rendere indipendenti coltivando un pezzettino di terra è impensabile! Però concludo questo post un po' diverso dal solito elogiando anche i benefici meno evidenti del "riavvicinamento alla terra": strappare erbacce è un'attività che vi farà senza dubbio sfogare le tensioni dell'ufficio, vi rilasserà, vi porterà con naturalezza alla meditazione ;-) e sebbene in apparenza ( non solo in apparenza) vi spezzerà la schiena, dormirete come bambini, stanchi, ma felici.
NB.
Ad onor del vero devo dire che il merito di quest'orto è tutto di Vale....io ho contribuito solo appoggiando assolutamente il progetto, facendo il tifo per la crescita delle piantine e comprando qualche seme o poco più.....però l'insalata l'ho mangiata anch'io ieri sera e allora prometto che mi darò un pò più da fare!!.."prometto di non arrivare nell'orto sempre solo con il tacco 12....mi terrò un paio di stivali lì pronti, così ti posso aiutare!!! :-) "
un bacio, Franci