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mercoledì 14 ottobre 2015

Piccoli nidi di radicchio, gorgonzola e noci




Facilissima ricettina al volo.......gli ingredienti dell'autunno ci sono???? Si...le noci! E poi il radiccchio, il gorgonzola.......sarà che tutti insieme mi confortano, con tutta questa pioggia....
Basta fare una pasta brisé o usare della sfoglia, quello che avete in casa, e nascono dei nidi davvero gustosi , da servire come antipasto o come secondo piatto. Si può fare anche un'unica torta salata, ma devo dire che le dosi singole secondo me sono più giuste, forse perché in proporzione è di più la quantità della pasta dell'involucro, che funge un pò da pane....

Ingredienti:
Una dose di pasta brisè o di pasta sfoglia anche home made ( qui o qui ).
un cespo di radicchio trevisano
una fetta di gorgonzola dolce
una manciata di noci
olio evo, sale, pepe

Pulite e tagliuzzate il radicchio, stufatelo in una padella con un filo d'olio, sale  e pepe e un goccio d'acqua o di brodo. Appena è tutto appassito togliete dal fuoco e mettete da parte.
Con un coppapasta della dimensione adatta ai vostri pirottini,  ritagliate dei cerchi abbastanza grandi da ricoprire fondo e pareti e che poi accomoderete negli stampini. Mettete una porzione di trevisana, una fettina di gorgonzola e qualche pezzetto di noce. Ricoprite con un altro cerchio di pasta che premerete bene sui bordi per sigillare. Ricordate di fare sopra qualche foro con la forchetta o un taglietto in mezzo per far uscire il vapore. spennellate con un uovo se vi piace.
Infornate a 200° fino a doratura ( circa 25/30 minuti)






mercoledì 28 gennaio 2015

Gnocchi di castagne e ricotta con cavolo nero



Una ricetta con la farina di castagne....tanto per ricordarmi che siamo ancora in inverno.......mi piacciono così tanto le castagne!! Mi è mancato un pò l'inverno vero, quello con la neve e il gelo per intenderci, quello in cui si mangiano volentieri caldarroste e cioccolata con la panna per riprendersi dal freddo.....Comunque sia, io nella neve ci spero ancora quest'anno, magari non tanta come a New York, ma una bella spruzzata non ci starebbe male...!!
Ecco la ricetta per delle chicche di castagne (gnocchi) morbide e delicate.

Ingredienti per 2 persone:
150g di farina di castagne
150 g di ricotta asciutta (io l'ho usata di capra)
45 g di acqua
un pizzico di sale

Per il ragù di cavolo nero:
un mazzetto di cavolo nero
dadini di pancetta o prosciutto crudo
una manciata di noci
sale, pepe 
olio evo

Ammorbidite con la forchetta la ricotta in una ciotola, impastate con la farina di castagne e l'acqua. Regolatevi con l'acqua, l'impasto deve essere morbido, ma non appiccicoso, perciò dipende da quanto è umida la vostra ricotta.
Ricavate un cordoncino e staccate tanti pezzetti grandi come una nocciola.
Intanto in una padella velata di olio, fate rosolare la pancetta, unite il cavolo tagliato a striscioline sottili, regolate di sale e pepe, poi copritelo appena di acqua e cuocetelo coperto per 15/20 minuti. Non fatelo asciugare troppo, deve rimanere un pò di liquido per condire bene.
 Nel frattempo, tuffate gli gnocchi in acqua bollente salata e fateli cuocere qualche minuto da quando vengono a galla. Pescateli con una schiumarola e impiattate. Aggiungete il cavolo nero con il suo sughetto e sbriciolate un paio di gherigli di noce.
A me sono piaciuti molto anche solo con una noce di burro e parmigiano.






lunedì 29 settembre 2014

Girasole di ricotta e spinaci


Saluto l'estate che non c'è stata con questa ricetta piuttosto scenografica., una delle poche in questo blog, a dire il vero per questa stagione.......
Una ricetta fattibilissima anche d'inverno ovviamente, ma che per la forma che assume mi sa proprio tanto d'estate!! Sembra davvero un sole o un girasole, non vi pare?.....L'ho vista in una pagina Facebook di un'amica indiana e mi è piaciuta moltissimo, per poi scoprire che era in realtà di Giallozafferano.....il web è straordinario.....
Della pasta di base vi metto di fianco anche la mia ricetta e per il resto ho cambiato pochissimo dalla ricetta originale. E' il solito ripieno di ricotta e spinaci, ma è bellissima e chiusa con quel guscio ritorto, è molto d'effetto!
Ingrtedienti:

400gr farina 100 gr farina fioretto           400 gr farina 0 , 100 gr farina fioretto
90 ml olio evo                                              90 ml olio evo
200 ml vino bianco secco tiepido               50 ml vino bianco  150 acqua
                                                                        2 cucchiai yogurt


Per il ripieno:                                         
350 g di spinaci cotti  ( io li cuocio in padella con un filo d'olio e sale, sono più saporiti)
350 g di ricotta non troppo morbida
1 uovo
100 g di parmigiano o grana padano grattugiato
sale e pepe
pangrattato

Preparazione della pasta.

Potete mettere nell'impastatrice  o impastare a mano. 

Unite tutti gli ingredienti e impastate fino ad ottenere un panetto liscio ed omogeneo. Mi piace citare Paola di Anice e Cannella che dice che la pasta deve risultare morbida come il lobo di un orecchio...ecco, regolatevi voi, se fosse troppo dura , aggiungete un pochino di yogurt in più o un goccio d'acqua.

Una volta fatto il panetto, avvolgertelo nella pellicola e mettete in frigo mentre preparate il ripieno.
Per il ripieno: mescolate gli spinaci cotti tagliuzzati a coltello con la ricotta. (fate attenzione a far asciugare bene gli spinaci, sia che li facciate lessi o che , come me, saltati in padella)
Aggiungete l’uovo, il formaggio grattugiato, un generoso pizzico di sale ed una macinata di pepe.
Amalgamate bene tutti gli ingredienti, il composto non dovrà essere troppo bagnato, semmai regolate con un pò di formaggio ancora o pangrattato
Riprendete la pasta e dividetela in due parti uguali.
Con il mattarello stendete ogni panetto di pasta: si dovranno formare 2 cerchi di circa 30 cm di diametro ciascuno.
Sul primo cerchio distribuire un po’ di pangrattato che servirà per assorbire l’umidità del ripieno e mantenere asciutta la sfoglia.


A questo punto mettete il ripieno. Una parte va messa al centro del cerchio di pasta, mentre la rimanente va disposta lungo il bordo come si può vedere dalla fotografia.
Spolverizzate il ripieno con un po’ di grana o parmigiano grattugiato.
Coprite il tutto con il secondo disco di pasta.
Sigillate bene i bordi dei due dischi di pasta premendoli con le mani e con i rebbi di una forchetta.
Mettete al centro della torta rustica un piattino capovolto e premere leggermente. Punzecchiare con una forchetta tutto intorno. Rifilate i bordi dando la forma circolare.


Tagliate il bordo a fette di 3/4 cm l’una.


Quindi rigirare ogni fettina.

Procedere fino a quando tutte le fette saranno girate.


Infornare la torta rustica di spinaci a 180° per 30 minuti.


Questa dose come vedete basta per molte persone, ma è anche comodo congelare le fette che avanzeranno!! Comunque è buonissima anche il giorno dopo.

venerdì 11 aprile 2014

Piccole quiche agli asparagi




Davvero la di primavera si fa sentire finalmente. Anche nella voglia di tutte le deliziose verdure primaverili. Bisogna fare una scorpacciata di questi colori e sapori di stagione. Non vi entusiasmate anche voi davanti ai banchi di verdura fresca??? Io comprerei e mangerei asparagi, carciofi, insalatine di tutti i colori, in continuazione! ( in realtà non mangio solo quelli....se no non avrei bisogno di stare un pò a dieta....:-)
Il pranzo di Pasqua, che dovrebbe arrivare dopo 40 giorni di relative rinunce anche gastronomiche, o comunque dopo un periodo all'insegna della moderazione, è in genere un tripudio di colori e di freschezza sulla tavola. Tortini, quiche, cake fanno bella mostra sulle tavole o nei cesti pronti per il picnic di tradizione, colmi di profumi e buonumore.
Allora cominciamo a provare qualche ricetta che esalti il sapore delle verdure, pur rimanendo leggeri. Questa ricetta era di una vecchia "La cucina Italiana" un pò rivisitata.

Quiche agli asparagi:
  • una dose di pasta brisè  ( la mia: 200g di farina 0,  50g di farina di mais fioretto, 50 g di olio di semi, 80 di acqua, un cucchiaio di yogurt, un bel pizzico di sale)
  • 350g di asparagi puliti
  • 200g di yogurt greco  ( il mio era Labne ovvero: yogurt intero fatto colare attraverso un         colino foderato con un telino sottile per almeno mezza giornata, meglio una intera)
  • 2 albumi
  • una cipolla
  • due cucchiaiate di parmigiano
  • sale, pepe, olio
Per prima cosa stendere la pasta brisé in 4 pirofile da 12 cm oppure una grande da 28/30, dopo aver steso un disco di carta da forno sul fondo. ( Se invece la volete fare, riunite tutti gli ingredienti in una ciotola e formate velocemente una palla da mettere in frigo a riposare una mezz'oretta)
Bucherellate il fondo e tenete da parte.
Tagliate a rondelle gli asparagi tenendo da parte le punte intere e fatele appassire in padella con un goccio d'olio, una cipollina e due o tre cucchiai di acqua. Salate e pepate, poi stufate fino a quando l'acqua sarà tutta asciugata. Fate raffreddare.
Distribuite questo fondo di asparagi nelle pirofile, tenendo da parte le punte.
Mischiate lo yogurt con i due albumi e il grana e distribuitelo in maniera omogenea sopra gli asparagi, poi terminate mettendo le punte  come più vi piace. Cospargete ancora con un pò di parmigiano e infornate per 30/40 minuti a 200 gradi.
Servitele tiepide. Sono buonissime anche il giorno dopo.








mercoledì 26 febbraio 2014

Crostini velocissimi!


Sono sempre alla ricerca di antipastini veloci ma gustosi utili per aprire una cena fra amici o per fare da piatto informale davanti a un bel film.
Beh, sono tre giorni che continuo a rifare questi! Per cena, prima di cena, come aperitivo. Questi crostini sono ottimi. La scarola passata in padella prende una consistenza quasi cremosa, che sul pane tostato è una libidine! Oltretutto si preparano in pochissimo tempo e possono essere fatti anche in anticipo. Un asso nella manica, insomma.
Eccoli qui:

Ingredienti:
un cespo di scarola
3 fette di pane casereccio con crosta spessa
mezzo limone
una manciata di olive taggiasche
un cucchiaio di capperi
citronpepper qb
sale qb
pepe qb

n.b. il citronpepper è una spezia che adoro e ho trovato quest'estate in Norvegia. È un misto di pepe nero e buccia di limone essicata e sminuzzata.
Profumatissimo e multiuso



Tagliare a cubetti il pane e tostarlo in padella per qualche minuto. E' meglio, in quanto più comodo, fare dei cubetti grandi quanto un boccone, per rendere
più facile mangiarli.
Mettere in un'altra padella un filo d'olio
e appassirvi la scarola. Prima di toglierla dal fuoco aggiungere olive e capperi e in ultimo, il limone.
Comporre i crostini direttamente sul piatto su cui li si vuole servire e spolverarli di citronpepper.
Pronti da gustare!






mercoledì 15 gennaio 2014

Polpette di lenticchie, patate e pistacchi


Ecco un'idea carina sia come secondo piatto che come finger food da mangiare senza impegno davanti alla tv. Niente carne, anche se l'aspetto inganna, ma solo delle semplici lenticchie che dopo le feste, si sa, potrebbero anche esserci avanzate...

Ingredienti per 2 persone:
1 barattolo di lenticchie pronte
30 gr di preparato per purea di patate
40 gr di parmigiano grattugiato
40 gr di ricotta salata grattugiata
1 uovo
2 cucchiai di marmellata di frutti rossi
50 gr di pistacchi al naturale
8 cavoletti di bruxelles circa
cipolla qb
sale qb
pepe qb


Preparare il soffritto con cipolla e olio evo e aggiungere le lenticchie, compreso il loro liquido.
Farle cuocere e insaporire con del dado per circa 15-20 min o comunque finchè non si siano ben asciugate.
Quando si saranno raffreddate, unire il resto degli ingredienti e impastare il tutto con le mani (tranne i pistacchi, che andranno tritati per l'impanatura finale).
Formare delle polpette della dimensione desiderata (le mie erano grandi all'incirca come una pallina da golf) e passarle nella granella di pistacchio, premendo leggermente per farla aderire bene.
Disporre su una teglia rivestita di carta da forno e infornare per 20 min a 180-200 °C. 
Intanto, preparare il contorno:  sfogliare i cavoletti di bruxelles incidendo la base e staccando le foglioline ad una ad una. Passarle direttamente in padella con un filo di olio evo e un pizzico di sale. Non devono diventare molli, ma restare croccanti. Basteranno 5-10 min al massimo.
Servire le polpette tiepide, con il contorno di cavoletti e una cucchiata di marmellata di frutti rossi.






venerdì 18 gennaio 2013

Sandwich "di" finocchio




Premetto che questa non è una ricetta eh! ...sapete quelle volte che non c'è quasi nulla in frigorifero perchè non avete potuto/voluto/avuto tempo per andare a fare la spesa?....in un attimo è arrivata ora di pranzo/cena e non sapete assolutamente che cosa mettere in tavola?????. Beh un piatto di pasta lo si rimedia sempre, o una crema fatta all'ultimo momento, magari sbirciando sul proprio blog ;-D .  Ma il secondo.....per me il secondo è un pò uno strazio! Non so mai cosa fare, o meglio, ci devo proprio pensare prima. Mi salvo in genere con piatti di verdura saltata in padella, magari con sopra del formaggio per esempio.
Questi finocchi sono una cosa del genere, ma un pò più sfiziosa, un vero salva-cena!!! Davvero buoni, saporiti e leggeri.

Servono:
1 finocchio a testa
qualche fetta di prosciutto
qualche fetta di formaggio a scelta
olio evo, sale , pepe

Lavare i finocchi (ma va?) e tagliare delle belle fettone da 1/2 cm di spessore.
Farle rosolare in un poco d'olio in padella antiaderente, facendoli dorare da tutt'e due le parti. Salate.
Se siete più di due, dovrete farli a più riprese, poi metteteli in un piatto e teneteli al caldo.


Quando li avrete rosolati tutti, rimetterli in padella accoppiati, con in mezzo una fettina di prosciutto e una bella fetta di formaggio: siate generose! Fermate i sandwich con uno stecchino. Appena  sentite che il formaggio si sta sciogliendo, servite con una macinata di pepe, se piace.
Io li ho provati con semplice mozzarella, parmigiano e taleggio. Direi che i formaggi saporiti sono i più indicati.



mercoledì 10 ottobre 2012

Crema di verdure con speck e orzo


L'autunno lo avverto per prima cosa dalla voglia di zuppa calda! Non solo la sera, anche nella pausa pranzo, quando comincio a sognare un bel piatto di confortevole e vellutata cremina da mangiarmi accoccolata sul divano, ecco, vuol dire che cambia la stagione! Quest'anno le ho fatte un pò anche d'estate, ma non hanno lo stesso fascino che con questo clima, adesso proprio ti scaldano il cuore!
Questa è una vecchia ricetta presa da una rivista, è un ritaglio un pò stropicciato e sbiadito che ho nel quaderno da anni, non so più dove l'ho preso, ma è buona, mi piace molto, anche se ogni tanto devo riscoprirla....io me le dimentico un pò le ricette, voi no? Magari quella del momento la faccio per qualche tempo a ripetizione, poi la lascio e rimane "nel cassetto" per un bel pò!!

Ingredienti per 4:
1/2 kg di minestrone surgelato
120 g di orzo perlato
80 g di speck
2 dl di latte scremato (o no)
brodo
scalogno
olio, sale, pepe

Per prima cosa sciacquate l'orzo e fatelo cuocere in abbondante acqua salata per 20 minuti, mezz'oretta, poi scolatelo.
Mettete in pentola ( io a pressione) l'olio e lo scalogno e fate rosolare piano. Unite lo speck tritato grossolanamente e lasciatelo insaporire qualche minuto.
Aggiungete il minestrone, mescolate  e dopo poco unite il brodo. Se usate la pentola a pressione 1/2 l sarà sufficiente, se no ne sarà necessario un pò di più.
A cottura ultimata, frullate il minestrone con un minipimer, aggiungete il latte, l'orzo e riportate a bollore.
Lasciate cuocere qualche minuto poi servitelo con qualche pezzetto di speck e erba cipollina o anche una spolverata di parmigiano e pepe macinato al momento.
Aggiunta: il giorno dopo è ancora più buona perchè tutti i sapori si amalgamano bene...perciò fatela pure in anticipo!!


NB.
Se usate latte scremato ed eliminate il grasso dello speck, può essere consumato in regime di dieta per ipercolesterolemia.

martedì 2 ottobre 2012

Pizza con la scarola Napoletana...o quasi


Si quasi perchè in realtà il tutto è una libera interpretazione, io credo.
Comincio dall'inizio: mi è arrivato tempo fa in dono di benvenuto in Gente del Fud (dalla Garofalo, che ringrazio), un vaso di Scarola Napoletana. Per un pò è rimasto in dispensa, poi un bel giorno piovoso, in un intervallo pranzo particolarmente buio e affamato, ho deciso di usarlo: ed è arrivato il sole!! Buona da far paura, è finita su una schiacciatina fatta al volo con l'avanzo del rinfresco della pasta madre. Questo perchè l'ho letto sull'etichetta, io non sapevo che la sua più nota e degna fine fosse sulla pizza! Una cosa squisita. Ho guardato gli ingredienti ed ho cercato di riprodurla, diciamo su scala un pò più larga. Ho cercato notizie e ricette sulla Scarola Napoletana, ma quello che ho trovato non era esattamente corrispondente agli ingredienti di quella che ho mangiato io. Siccome però mi era piaciuta veramente tanto, ho deciso di farla seguendo l'etichetta del mitico vasetto, ed è già la seconda domenica che rifaccio la stessa pizza con la scarola! E così ve la passo.

per 4 persone (in verità noi l'abbiamo mangiata in 2!!)

2 cespi di scarola (circa 800 grammi)
una manciata di capperi sotto sale
una manciata di olive nere
il succo di mezzo limone
sale, olio evo

una dose di pasta per la pizza ma stesa sottile ( io ho usato ancora due dosi di rinfresco di pasta madre riimpastata con farina, sale, olio, acqua, in totale circa 450 grammi di pasta.
E' bastata per una teglia da forno.

Per prima cosa pulite la scarola, tagliatela grossolanamente ed asciugatela un pò . Mettete in una larga padella un pò d'olio e la scarola e fatela stufare a fuoco medio finchè sarà ben appassita. A questo punto aggiungete il succo del limone, i capperi e le olive, coprite e lasciate stufare per una decina di minuti, finchè le parti più durette delle foglie, diventino morbide. Aggiustate di sale se necessario.
Intanto stendete la pasta nella teglia con uno spessore di 1/2 centinetro, copritela con uno strato leggero di salsa di pomodoro ( non è così la vera pizza con la scarola, ma a me questa è piaciuta tanto, se non l'avete capito!), e infornatela a 220 ° fino a vedere i bordi appena dorati. Togliete dal forno, stendete la scarola su tutta la superficie ( basterà appena perchè si riduce in niente) e lasciatela riposare una decina di minuti. Fate un giro di olio buono su tutta la superficie, poi gustatevela.




NB.
Essendo una pizza senza formaggio, eppure gustosissima, la metto volentieri nella categoria "Abbasso il colesterolo" che mi sta particolarmente a cuore.

domenica 23 settembre 2012

Marmellata piccante di peperoni



Favolosa marmellata che è da molto tempo un must della mia produzione di conserve.
Solo il colore mette allegria, che ne dite? In una giornatina tristina come questa non da una sferzata di buonumore? Peccato che alla fine della distribuzione in tutti i miei bei vasetti pronti (e per fortuna non ancora etichettati), tutto questo ben di Dio, sia finito dritto in pattumiera! :-/
E' stato infatti quando sono arrivata sul fondo della mia bella pentola nera, che ho visto con orrore che il frullatore a immersione (bastardo!...si può dire?) che si è rotto esattamente mentre frullavo la marmellata, a metà cottura, mi aveva letteralmente "spelato" la pentola!! E non so come sia stato possibile, il fondo è durissimo, non una normale antiaderente (avete presente quelle nere di Matteo Thun?)......fatto sta che non ho potuto far finta di niente....sebbene ammaliata dal colore e dal sapore di questa marmellata, ho dovuto cestinare il tutto.
Che poi non è ancora vero...in realtà è ancora lì sul tavolo che mi guarda, ma ormai....
Ebbene sì, stamattina ne avevo anche regalato un vasetto e ho dovuto telefonare per avvisare di non mangiarla........
Voi fatela però, è troppo buona.....

Ingredienti:
1kg di peperoni rossi e gialli già puliti
450g di zucchero di canna
2 cc di sale
2 cc di peperoncino secco frantumato ( cominciate con uno, poi se vi piace, aumentate)
250 ml di aceto di mele

Ridurre i peperoni in striscioline di 1/2 cm.
Riunirli in una pentola con tutti gli ingredienti e far cuocere 30/35 minuti. Togliere dal fuoco e frullare il tutto con un frullatore a immersione (magari controllando che non si stia staccando la parte che protegge la lama!).
Rimettere sul fuoco e far addensare come una normale marmellata facendo poi la prova del piattino.
Invasare in vasetti sterilizzati e caldi e rovesciare per creare il sottovuoto.
Gustarla con formaggi, con carne, ma anche con semplice pane abbrustolito.




giovedì 13 settembre 2012

I love Mango!


Ultimo colpo di coda dell'estate!

E dopo questa direi che per quest'anno (un po' purtroppo, un po' no..) si può cominciare a pensare a qualcosa di un po' più autunnale..
ma per ora, fuori c'è ancora un bel sole, il cielo è azzurrissimo e quindi eccola qui, un'insalatina semplice semplice, dal gusto fresco e con un abbinamento insolito.
Un'idea carina, più che una ricetta vera e propria.. però che bello mangiare colorato! :)

Ingredienti:

1/2 avocado maturo
1 mango non troppo maturo (deve restare croccante)
insalata mista q.b.
1/2 limone (in parte da spremere, in parte per ricavare fettine)
olio q.b.
sale q.b.
pepe q.b.

Ovviamente c'è poco da dire.. tagliate mango e avocado a pezzettoni, unite e condite!
Io ci vedrei bene insieme anche qualche olivella taggiasca...che dite?!


giovedì 6 settembre 2012

Insalata di riso un pò meno estiva


I primi profumi dell'autunno si sono sentiti, non è vero? E non parlo del brusco crollo delle temperature e della pioggia fredda che nel giro di tre giorni aveva già stancato ( anche se la pioggia ci voleva, ecce ecc...).
Parlo della luce, avete notato la luce? Tutto d'un tratto è più scintillante, c'è ancora il caldo ma il mattino e la sera è più freschino...io adoro l'autunno!! Mi fa venire voglia di comprare i quaderni e i pastelli e lo faccio ancora!! Per fortuna ho un lavoro che in parte mi giustifica se compro carta, matite, gomme e colori...;-)
Mi viene sempre in mente una scena di "c'è posta per te" dove Tom Hanks scrive a lei che l'autunno gli fa venire voglia di regalarle un bouquet di matite ben appuntite: ma che meraviglia!!! Lo trovo un pensiero stupendo, sono matta????? Sarà che le matite sono una delle mie passioni...insieme ai quaderni....ne ho di così belli che poi non riesco ad usarli....Qualcuno mi regala un bouquet di matiteeeee........????????
Beh, questo non è un piatto proprio autunnale, ma un piatto da mangiare tiepido, un piatto di transizione, diciamo: un'insalata di riso con verdure cotte e ancora delle olivette saporite e qualche cubetto di formaggio: facile, veloce e gustosa. 

Ingredienti per 4 persone:
300 g riso basmati
una nocciolina di burro
600g acqua
sale
2 zucchine
3 carote
1 porro
olive quante volete
un buon formaggio a pasta dura a cubetti
olio evo 
aglio
sale, peperoncino

Sciogliere la noce di burro e far tostare leggermente il riso; aggiungere l'acqua calda e il sale, raggiungere l'ebollizione, abbassare il fuoco e coprire. Non scoprire per almeno 15/20 minuti. Poi scoprire e controllare la cottura del riso senza mescolare. Se è cotto e l'acqua è completamente assorbita, sgranarlo con una forchetta e depositarlo su un largo piatto per farlo raffreddare un pò diviso, perchè non si incolli.
Intanto scaldare 3 cucchiai d'olio in una padella, aggiungere l'aglio e tutte le verdure a cubetti. Farle saltare una decina di minuti, non di più, per tenerle ben al dente, salare ed aggiungere un pò di peperoncino.
Lasciar intiepidire le verdure e poi unirle al riso con il loro condimento.
Aggiungere anche formaggio e olive.
Baci


martedì 10 luglio 2012

Lasagnetta con crema alle zucchine


Le lasagne nella versione estiva piena di verdure sono davvero interessanti: riescono ad essere un piatto unico pur rimanendo leggere! Tutto dipende dagli ingredienti, è ovvio.
Per questa ho preso ispirazione dalla mia zietta Linuccia, che l'altro giorno a pranzo ne ha fatte di gustosissime con il radicchio e formaggio.
Ora: potevo esimermi dallo sperimentare creme varie?? non sia mai!
Ecco qua la prima versione con zucchine ( io ho un consumo di zucchine allucinante....) e ricotta di bufala....perchè quella avevo in frigo! Davvero semplici e veloci e gustosissime!

Ingredienti (per3/4 persone):
1 confezione di lasagne sottili
1 porro
3 zucchine grandi
200g di ricotta
3 cucchiai di semi di girasole
sale pepe
olio evo

Far saltare in padella con 2 cucchiai d'olio le zucchine a cubetti e a metà cottura aggiungere il porro.
Quando saranno al dente, mettere tutto nel frullatore. aggiungere la ricotta, aggiustare di sale e pepe.
Alternare gli strati di pasta con abbondanti cucchiaiate di crema e cospargere ogni strato con i semi di girasole. Io ne ho fatti 3 in una teglia da 30 x 15.
In forno a 180 per 30 minuti.
Sono super mangiate tiepide.


lunedì 2 luglio 2012

Terrina di tacchino e verdure



Mi veniva d'istinto stamattina iniziare dicendo: ma che caldo fa???... non doveva grandinare "qui al nord" ???
Ma poi meglio lasciar perdere, non pensarci, in fondo io adoro comunque l'estate e anche se la pressione è sotto la suola delle scarpe, non manco un giorno di accendere il forno!! Cerco di starne lontana eh, ma proprio non c'è verso.....c'è sempre qualcosa che devo assolutamente provare...voi no?
Inoltre è una soddisfazione paurosa vedere come lievitano gli impasti con queste temperature!!! Ieri avevo un "blob" che cercava di andarsene in giro da solo, dovevo controllarlo a vista!! eh he he!!!
Ma dei lievitati parliamo un'altra volta: oggi vi mostro un altro riciclo, questa volta di carne di tacchino ancora non cotta ma che mi guardava tristemente, dopo aver fatto fuori alcune fettine semplicemente grigliate nel pranzo di mezzogiorno......Come fare qualcosa di leggero ma un pò più gustoso anche in regime di dieta???? Beh non ci crederete, ma trasformate in questa terrina sono buonissime!!

Ingredienti:

200g di tacchino
2 zucchine piccole
1/2 porro
3 fette di pane bagnate nel latte
2 uova
2 cucchiai colmi di farina
sale pepe
latte se necessario

Tagliare le zucchine a cubetti piccoli e farle saltare in padella 10 minuti con un filo d'olio e il porro a rondelle.
Mettere nel mixer il tacchino e frullarlo, aggiungere le fette di pane strizzate ma non troppo. Mixare il tutto, poi aggiungere le uova, la farina, frullare di nuovo e per ultime le verdure. Dare un colpo di lame giusto per amalgamare bene, poi aggiustare di sale e pepe e solo se l'impasto fosse troppo consistente, aggiungere qualche cucchiaio di latte. Trasferire in uno stampo da plum cake (o una vera terrina da patè) e cuocere in forno a 180 per 25 minuti.
Gustare tiepido o freddo con verdurine e qualche goccia di aceto balsamico vero(!).



mercoledì 27 giugno 2012

Piccole gioie...vegetali!

 
Questo è un post un po' diverso dal solito...un post sulle materie prime invece che sul prodotto finale. Si perchè quest'anno io e franci (all'oscuro del fatto che mezzo mondo si sta ormai votando alla coltivazione diretta:) abbiamo deciso di portare a nuova vita il vecchio giardino della mia "nuova" casa (nuova..beh, si fa per dire...ha solo 100 anni!).
Mi ricordo che da piccola, quando ancora era un bellissimo giardino con tanto di gigantesco orto, ogni volta che ci entravo rimanevo incantata dalla varietà dei profumi e dei colori in cui mi trovavo immersa. L'odore delle foglie di pomodoro appena strofinate, il sapore dei pomodori mangiati caldi di sole, l'angolo dei fiori della zia Adele, le piante di ribes (quanto mi piaceva cacciarmi in bocca di nascosto qualche bacca di ribes!), le meravigliose ortensie rosa che c'erano fra l'orto e i grandi pini, dove l'aria diventava più fresca e ci si riparava all'ombra dopo le escursioni nell'orto.... è un piacere avere certi ricordi. Avere vissuto certe atmosfere. Perchè adesso so cosa vorrei ricreare :-)
Comunque! dopo questa parentesi nostalgica, torniamo a noi.
Erano decenni che in quel giardino nessuno metteva più piede e solo qualche mese fa era invaso da erbacce che mi arrivavano alla spalla, rovi, ogni genere di pianta selvatica cresciuta da sola...insomma. Era un disastro. Così, in realtà non propriamente coscienti di quello in cui ci stavamo imbarcando (se no forse non lo avremmo mai fatto.......;) abbiamo cominciato la bonifica. Giuro che ripensando ai kg di radici strappate e alle tonnellate di sassi raccolti (hanno dovuto venire i muratori con una ruspetta per portare via tutta la montagna di detriti e sassi accumulati) mi viene ancora mal di schiena........ che faticaccia! E soprattutto che ridere adesso a ripensare all'apprensione con cui abbiamo scrutato per giorni la terra dopo la semina, in attesa dei primi timidi germogli e alla felicità di quando ci siamo accorte che qualcosa si stava davvero facevando strada in quella terra in apparenza così sterile...
Ormai il piccolo e delizioso orticello che ha preso il posto delle sterpaglie sta finalmente cominciando a darci grandi soddisfazioni! Ciliegini, cuori di bue, melanzane, zucchine, zucche, rucola, cicoria, cime di rapa, spinaci...tutti, col caldo che finalmente è arrivato, sono "esplosi" in un tripudio di foglie e frutti! ...e i porri??? uhm... no.  I porri, seminati da un mesetto, devo dire che ancora latitano... forse hanno ragione loro però, mi sa che nell'euforia della semina abbiamo sbagliato periodo per loro.... ;) e va beh, magari quando si sentiranno pronti faranno capolino anche loro!

Comunque, ieri sera, assaporando con indicibile soddisfazione la prima forchettata di insalatina, non potevo fare a meno di pensare che, in fondo, autoprodurre qualche materia prima a km zero non è poi così impossibile! E lo dico non solo per chi ha a disposizione un pezzetto di giardino (fatelo a-s-s-o-l-u-t-a-m-e-n-t-e!), ma anche per chi, bando al conformismo, al posto dei gerani sul balcone vuole provare a seminare qualche bell'insalatina! che poi voglio dire, non è anche carina da vedere?? (qui sotto)
...e comunque sul balcone, in vaso, vengono benissimo anche pomodori e melanzane, è provato!!



Inoltre, non posso fare a meno di pensare che chi ama la cucina, le cose buone fatte in casa, e sa apprezzare la gioia dell'home made in tutte le sue sfumature, se solo ne ha la possibilità non può non fare un tentativo di coltivazione diretta. Cucinare qualcosa di cui sappiamo con precisione millimetrica la provenienza e di cui conosciamo la storia, è tutta un'altra cosa.
Certo, la fatica è notevole, soprattutto se si semina in campo, e le cure necessarie portano via tanto tempo, ma vedere da vicino la nascita e la crescita di ciò che poi con sommo gusto mangeremo, è un'esperienza che vale proprio la pena di riscoprire. E che da un'emozione inaspettata.
Inutile dire che è tutto assolutamente biologico, solo concimi naturali (ho addirittura fatto un "concime" fai-da-te con le femminelle tolte dai pomodori e dell'acqua piovana. Lasciati a macerare per una settimana potrebbero essere usati come anti-effrazione: laciate il secchio davanti alla porta di casa aperta e nessuno si avvicinerà nel raggio di un kilometro....mammmma che puzzaaaa!!! ;) e ovviamente via libera ai parassiti, come si vede nelle foto dei pomodori.  Lumache e formiche imperversano, ma va bhe, che devo fare?!...sempre meglio delle talpe che qualche settimana fa hanno fatto razzia delle mie belle fragole rosse. Loro sopportano me, io sopporto loro. Mi sa che dobbiamo imparare a convivere ;)

La prima foto del post è il raccolto di ieri sera: cime di rapa, rucola e cicoria. L'insalata la abbiamo già fatta fuori...;) due giganti zucchine sono già finite in padella e stasera toccherà alle cime di rapa, che io adoro. Sto giusto pensando a come elaborare una variante delle classiche orecchiette....;) suggerimenti???
Intanto posto anche qualche foto dei bellissimi fiori di melanzana e dei pomodorini.






Insomma, che così si mangia più sano e con più gusto è evidente; che non si inquina è evidente; che si sa cosa si mangia altrettanto; con questo è ovvio che non sono così sognatrice da pensare che con questo si risolvano tutti i problemi! Pensare che tutti si possano rendere indipendenti coltivando un pezzettino di terra è impensabile! Però concludo questo post un po' diverso dal solito elogiando anche i benefici meno evidenti del "riavvicinamento alla terra": strappare erbacce è un'attività che vi farà senza dubbio sfogare le tensioni dell'ufficio, vi rilasserà, vi porterà con naturalezza alla meditazione ;-) e sebbene in apparenza ( non solo in apparenza) vi spezzerà la schiena, dormirete come bambini, stanchi, ma felici.

NB. 
Ad onor del vero devo dire che il merito di quest'orto è tutto di Vale....io ho contribuito solo appoggiando assolutamente il progetto, facendo il tifo per la crescita delle piantine e comprando qualche seme o poco più.....però l'insalata l'ho mangiata anch'io ieri sera e allora prometto che mi darò un pò più da fare!!.."prometto di non arrivare nell'orto sempre solo con il tacco 12....mi terrò un paio di stivali lì pronti, così ti posso aiutare!!! :-) "
un bacio, Franci

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